Le radici del Cristianesimo in Ucraina
La Rus’ di Kiev: uno stato vichingo!
Sto leggendo un libro che mi dice tante cose che non so. Riguarda, nel mio caso, l’origine della presenza cristiana nei Paesi che noi chiamiamo dell’Est. “Come” è arrivato il cristianesimo in Ukraina illumina su molti avvenimenti di attualità e sulle pretese di Mosca.
Fu quasi tutta colpa dei vichinghi, la cristianizzazione di parte dei paesi dell’Est Europa. I vichinghi svedesi, i quali attraverso il Dnepr, il Don, il Volga si stanziarono qui ei loro principali insediamenti furono Novgorod e Kyiv. Attorno all’anno Mille, in questo vasto spazio, questa steppa piatta e infinita percorsa da ondate di popoli dall’Est dell’Europa orientale, si fusero elementi svedesi e slavi, questi ultimi di cultura bizantina e religione cristiana d’impronta costantinopolitana.
Olga di Kiev, feroce e santa
La protagonista di questo processo (abbiamo un nome preciso) fu la principessa Olga (+969) che salì sul trono del regno di Kyiv (Rus’) quando suo marito lo slavo Igor fu assassinato (+945). La regina scandinava che si accostò al cristianesimo dopo qualche anno di reggenza, era una donna determinata tanto da sembrare feroce. Fu battezzata a Bisanzio col nome di Elena. Ebbe problemi con suo figlio durante la reggenza: Svjatoslav, il figlio, aveva progetti differenti e voleva avvicinarsi piuttosto all’Islam.
Vladimiro il Grande e la conversione di massa
Fu infine il nipote di Olga, Vladimiro (+1015), a determinare la definitiva cristianizzazione dei Rus’ di Kyiv, facendosi anche lui battezzare (988) e guidando i propri sudditi a una cristianizzazione di massa, che comportò la propagazione del cristianesimo bizantino anche nei paesi limitrofi.
Altro passo decisivo che fece volgere definitivamente lo sguardo a Occidente, fu il matrimonio di re Vladimiro con Anna Porfirogenita, figlia di imperatore e sorella di imperatore (Basilio+ 1025). A questo si aggiunge l’importante azione dei missionari greci venuti dalla Crimea, dove da tempo vi erano insediamenti greci.
La diffusione del cirillico e l’epilogo della Rus’ di Kiev
Si trattò di una cristianizzazione dall’alto diretta dal principe e la sua lenta diffusione tra il popolo fu di molto aiutata dall’uso della liturgia e della letteratura bizantina. Importante elemento fondativo fu anche la letteratura e la lingua slava, inventata da Cirillo e Metodio, i due geniali fratelli di Tessalonica che misero su carta (si fa per dire) liturgia e letteratura slava, inventando il glagolitico, che divenne poi il “cirillico”, tutt’oggi scrittura ufficiale russa. La fondazione della Chiese con i monasteri a Kyiv (S. Sofia 1037) e a Novgorod (1045) con scuole e biblioteche offrì sempre maggiore identità a questo popolo e poté così divenire punto di unione della popolazione vessata dai popoli dell’Est, principalmente i mongoli che nel 1240 riuscirono a mettere a sacco Kyiv.
Queste brevi parole ci aiutano a capire quanto sono lontane e profonde nel tempo le radici e quanto sono complessi gli avvenimenti di oggi.
Bibliografia
Claudio Ferlan, Storia delle missioni cristiane. Dalle origini alla decolonizzazione, Il Mulino (2023)
Per approfondire
https://www.storicang.it/a/rus-di-kiev-lorigine-di-russia-e-ucraina_15544