Crack è una parola che viene dal rumore che fa una cosa che si spezza, c’è anche un crack finanziario, ai nostri giornalisti piace e la usano spesso. Nel caso di oggi è una delle più diffuse disgrazie che accadono ogni notte nella nostra città. Tra l’indifferenza di quasi tutti, ogni notte, sotto i nostri piedi, centinaia di ragazzi e ragazze si spezzano nella nostra indifferenza e fastidio.
Quasi nessuno di noi si china ad aiutare, spesso invece mormoriamo, giudichiamo, mentre dovremmo dire: “I Care”, come insegnava Don Milani nella sua scuoletta a Barbiana. “I Care” era la risposta allo slogan fascista “me ne frego” che Milani aveva affiancato accanto alla croce.
Stamattina ho fatto un giro attorno a Casa Professa e un po’ più in là: le colonne della biblioteca erano stolide testimoni stridenti, sembravano tombe monumentali dei nostri eroi morti. Chiuse le porte, protette da sbarre a difendere “cultura, quadri, libri”. A cosa serviranno se quelli che le potrebbero usare son chiusi fuori? Come si può entrare a leggere dei libri se per raggiungerli dobbiamo passare sopra a non-uomini che ci chiedono aiuto e che abbiamo paura di toccare?
Davanti casa, una settimana fa, una di loro, sdentata, laida, sporca, incinta, affamata e fatta, riconoscendomi mi ha chiesto dieci euro per mangiare, ne avevo solo otto: gli sono andati bene per una dose!
Ma dove sono i benedetti campers, gli operatori di prossimità, i vigili urbani, i servizi sociali, gli assessori?
Nella mia riflessione legavo la cura di questi nostri fratelli, la cura dei morti dei Rotoli, della ricorrenza dei defunti, della festa di Halloween: tutta una carnevalata!
Quelli che li frequentano sono i netturbini, le volanti della polizia, i proprietari dei cani, ma cosa possono fare? Siamo figli della memoria breve, sempre di più la conoscenza è sul “Display per Mobile”.
Ma no, noi ce la faremo, dobbiamo reagire e ricostruire!
Per questo delle persone di buona volontà, Venerdì 4 novembre 2022 alle 16:00 si raduneranno in Piazza Casa Professa per reagire, e gridare di fare qualcosa di buono, tendere la mano, fare compagnia, spronare gli inadempienti, ormai incatenatati alle sedie d’ufficio o al sicuro dentro le loro macchine; moderne torri inaccessibili agli umani.
